
Membrane MBR Memcor ®
L’impianto può a buon diritto essere considerato il fiore all’occhiello degli impianti di depurazione nella città metropolitana di Genova, svolge infatti un ruolo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente in un complesso turistico di primaria importanza: i Comuni di Santa Margherita Ligure e Portofino. Collocato sulla costa ligure, in una galleria ricavata direttamente sotto la scogliera tra Santa Margherita Ligure e Portofino, a fianco del famoso “Covo di Nord Est” e tra alcune spiagge frequentatissime, l’impianto ha da subito dato risultati eccellenti, in particolar modo grazie alle membrane di ultrafiltrazione Memcor che consentono, oltre ad una notevole riduzione degli spazi, di ottenere un elevatissimo livello qualitativo dell’acqua in uscita dall’impianto. Ad ulteriore garanzia della salvaguardia dell’ambiente marino, inoltre, il conferimento a mare dei reflui depurati è realizzato tramite una condotta lunga circa 2 km che scende a -42 m di profondità.
L'impianto è progettato per un funzionamento modulare, con il passaggio da una popolazione di circa 12.000 abitanti equivalenti (A.E.) nel periodo invernale, a una di 36.000 A.E. nel periodo estivo. La sezione di trattamento biologica è divisa in 3 linee, ognuna delle quali è suddivisa a sua volta in 3 stadi: anossico per la predenitrificazione, aerobico per l'ossidazione/nitrificazione e un terzo stadio “alternato”, posto in mezzo, che può essere utilizzato variando l'alimentazione dell'aria. In questo modo è possibile variare i volumi aerobici e anossici, in base alle condizioni di ingresso e alle esigenze di denitrificazione o ossidazione. Il cuore dell'impianto e in particolare della sezione biologica è l’unità a membrane MBR altamente automatizzata, composta appunto da 4 vasche a membrane MEMCOR® a fibra cava (dimensione nominale dei pori 0,04 micron), ciascuna contenente 14 file di moduli (rack) per una superficie di filtrazione totale pari a 34.048 m2. L'intero sistema MOS (Membrane Operating System) è completamente automatizzato e la pulizia delle membrane viene eseguita senza la necessità di rimuovere i rack dalle vasche.


Eccellenza Operativa e Affidabilità a Lungo Termine: il Caso di Successo dell’Impianto IREN
Durante tutti questi anni di funzionamento l’impianto ha sempre garantito i parametri funzionali di progetto e non ha mai mostrato problematiche, grazie anche all’ottima gestione dei tecnici di IREN.In seguito all’inondazione dell’ottobre 2018, successivamente alla quale l’impianto è stato fermato a causa di guasti all’impianto elettrico, al riavvio nel 2019, nonostante le membrane fossero rimaste al lungo immerse in fango anaerobico e con l’impossibilità di effettuare interventi di conservazione, l’impianto ha ripreso a funzionare correttamente senza la necessità di provvedere alla sostituzione delle membrane, a testimonianza dell’ottima qualità delle stesse e dell’installazione nel suo complesso.Grazie agli ottimi risultati ottenuti, tra cui la riduzione di alcuni parametri depurativi quali BOD, COD e solidi totali sospesi tra 98 e 100%, livelli di torbidità minori di 0,2 NTU (confrontabili addirittura con quelli dell’acqua potabile) e riduzione della carica microbica 99,9999%, e alla sua instalazione a ridottissimo impatto ambientale, l’impianto riscuote un forte interesse nazionale e internazionale da parte degli addetti ai lavori e anche di altre realtà con necessità depurative di alta qualità, attirando visitatori ed esperti del settore depurazione acque da tutto il mondo. Al proposito, nelle ultime settimane vi è stata una visita tecnica di un gruppo di ingegneri Brasiliani.