Si è concluso oggi presso il depuratore di Basaluzzo il periodo di sperimentazione con il reattore termofilo, seguito da ultrafiltrazione a membrane ceramiche,TAMR 4.0, con la consulenza dell’Università di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura.
L’elaborazione dei dati raccolti ci ha permesso di confermare:
- la “robustezza” della biomassa termofila che ha operato sin da subito in modo stabile, nonostante l’elevata variabilità delle caratteristiche qualitative (COD) del fango ispessito in ingresso e ad una variabilità del secco influente dal 1 al 8%, dimostrando grande adattabilità e continuità di processo.
- l’efficacia del processo con rese elevate sin da subito: già nella prima settimana di esercizio si sono ottenuti valori molto buoni sia per quanto riguarda l’abbattimento dei solidi totali che del COD, confermando che il processo TAMR è immediatamente efficace e non richiede lunghi periodi di acclimatamento.
- la rapida capacità di ripresa a seguito di situazioni di stress quali la sospensione temporanea della alimentazione, temperature operative non ottimali e carenze di ossigeno.
La vitalità della biomassa batterica termofila è stata misurata in laboratorio attraverso prove respirometriche che hanno dimostrato sia la sua capacità di biodegradare il fango ispessito mesofilo alimentato sia la complementarietà delle due masse batteriche mesofile e termofile, rendendo così ragione delle ottime rese di rimozione del carico organico.


Il Progetto, denominato STABIRA, è finanziato nell’ambito dei Bandi a Cascata del Programma NODES, sostenuto dal MUR sui fondi PNRR MUR - M4C2 - Investimento 1.5 Avviso "Ecosistemi dell'Innovazione", nell'ambito del PNRR finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU (Grant agreement Cod. n.ECS00000036).
